Nozioni di base sui compressori

09/06/2011

Introduzione

La compressione ed il “limiting” sono strumenti essenziali anche per un piccolo studio di registrazione casalingo. Difficilmente una band riesce ad eseguire i propri brani con la stessa dinamica minuto per minuto, ci saranno quindi dei momenti in cui ad esempio il batterista picchia più forte ed altri in cui il suo tocco è più morbido. Un fonico da studio non può certo prevedere tutti questi diversi momenti della song e pur amettendolo che lo facesse non potrebbe mai abbassare od alzare il livello d’ingresso di uno strumento a seconda della dinamica del musicista senza che queste variazioni non siano avvertite nel mix finale. Per questa ragione si richiede l’utilizzo di un compressore rack che raccolga il segnale dello strumento e lo restituisca al mixer sempre sullo stesso livello, sia che il musicista stia suonando con molta delicatezza sia che stia picchiando lo strumento come un dannato ;) Adesso è importante capire tutti i parametri da regolare per ottenere il massimo da questo strumento:

Threshold: In un compressore convenzionale il valore del threshold viene assegnato da una manopola calibrata in dBs. Supponiamo di calibrare il nostro Threshold su 0dbs, questo informa il compressore che deve entrare in azione solo quando il segnale in ingresso supera gli 0 dBs, sotto di questi la macchina non modificherà in alcun modo il segnale in ingresso. Quando il compressore entra in azione solitamente un “meter” (display grafico con i livelli del segnale) mostra l’importo della riduzione.

Ratio: Quando il segnale in ingresso supera le impostazioni date al threshold, viene applicata una riduzione del gain a seconda delle impostazioni che noi diamo al parametro RATIO. Il ratio viene espresso nella forma di 4:1 o simile, ed il range tipico del parametro ratio va da 1:1 (nessuna riduzione) ad infinito:1, in quest’ultimo caso il compressore taglierà drasticamente il livello che supera i parametri assegnati al threshold. Quest’ultima condizione è conosciuta anche come “limiting”, perchè in tal caso il threshold imposta una soglia oltre la quale il segnale non può andare. Il parametro Ratio viene espresso come il threshold in dBs, così con il RATIO impostato su 3:1, il segnale in ingresso che supera il parametro impostato nel threshold di 3 dBs potrà superarlo al massimo di 1 dBs.

Hardknee: Questo non è un controllo o un parametro, piuttosto una caratteristica di alcuni tipi di compressore. Con un compressore convenzionale, non accade nulla fin quando il segnale non raggiunge il livello impostato nel Threshold e la quota di riduzione del livello del segnale viene gestita dal parametro Ratio. Questa quota viene chiamata anche compressione ” hard knee”, alcuni compressori sono impostati per diminuire drasticamente il livello, altri invece lo fanno progressivamente in maniera più soft (questi ultimi sono i compressori più efficaci perchè la loro azione è quasi trasparente).

Attack: Il tempo di “attacco” definisce entro quando ms (millisecondi) il compressore deve entrare in azione una volta superato il livello impostato nel threshold. Con impostazioni veloci il segnale viene controllato immediatamente, con attacchi più lenti invece il compressore entrerà in funzione successivamente… quest’ultima soluzione viene utilizzata per esaltare le caratteristiche degli strumenti percussivi come le chitarre o la batteria. Nella maggior parte dei casi l’ATTACK viene impostato tra 1 e 20 mS. Sulla voce invece, molto spesso, valori molto bassi ottengono risultati migliori.

Release: Questo parametro definisce quanto tempo il compressore deve impiegare per riportare il segnale al livello originale quando questi torna a non superare la soglia impostata nel threshold. Se il RELEASE viene impostato con un valore molto basso, e cioè veloce, si crea il classico effetto ‘pump’, in altre parole sentiremo il livello del segnale che va su e giù. Generalmente questo effetto non è bello ma può essere utilizzato per creare degli effetti particolari. Se il tempo di RELEASE è troppo lungo il livello potrebbe non essere ripristinato prima che questi superi ancora la soglia del threshold. Una buona impostazione per il RELEASE è quella che va tra gli 0.2 e i 0.6 secondi.

Auto Attack/Release: Alcuni modelli di compressore hanno delle funzioni automatizzate legate ai parametri di attack e release. Non è consigliabile attivare questa funzione quando il brano presenta continue variazioni di volume

Holdtime: Questo parametro limita le impostazioni che vengono assegnate al parametro release in quanto imposta un ulteriore ritardo nel ritorno del segnale al livello originale. Molti suoni bassi (come quello del basso elettrico) possono creare dei problemi al parametro release…in generale tutto le frequenze sotto i 20Hz… impostare questo parametro a 50ms previene la distorsione.

compressor
Nell’immagine il plugin VST Dynamics, integrato in Cubase 5, che consente di utilizzare il gate e il limiter oltre al compressore.
Nel caso in esempio i parametri sono impostati secondo un preset per piano elettrico Rhodes.

 

2 Comments Leave a Reply

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Articolo precedente

Adibire una Stanza a studio

Prossimo articolo

NI Vintage Compressor

Ultime da Tecniche