Ecco la recensione della V Collection 9 di Arturia

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Il produttore francese Arturia non si può certo dire che batta la fiacca in quanto ad aggiornamenti, le major release della sua popolare suite di strumenti virtuali si rincorrono infatti anno dopo anno, e ad ogni uscita oltre ai fix dei bug ed i miglioramenti delle performance, c’è sempre qualche novità gustosa: un nuovo strumento, degli effetti, nuovi preset e tanto altro.

In quest’ultima release, Arturia prende una leggera svolta rispetto alla sua strada abituale introducendo due nuovi plugin – Augmented Strings e Augmented Voices – che per la prima volta non riguardano prettamente il mondo vintage. Non mancano naturalmente le aggiunte per gli amanti degli strumenti vintage ed in particolare il celebre Korg MS-20: lo trovate nell’immagine in basso

La versione fisica dello strumento è ben conosciuto per il suo suono duro e grintoso. Arturia ha voluto seguire lo spirito originario dello strumento, a differenza di quello che ha fatto Korg nelle sue versioni software o nelle riedizioni hardware (come il Mini). Arturia ha aggiunto anche delle funzionalità extra come un interruttore di sincronizzazione dell’oscillatore e dei routing extra di modulazione nel pannello frontale. Inoltre, come per altri sintetizzatori virtuali della V Collection, Arturia ha inserito anche delle funzionalità più moderne come un sequencer basato sull’SQ-10 di Korg ed una gamma di effetti presi in prestito da Pigments (il synth software di Arturia).

Un’altra novità introdotta dalla V Collection 9 è l’SQ-80 di cui vedete l’interfaccia nella schermata in alto. Si tratta della ricreazione software del sintetizzatore ibrido di Ensoniq rilasciato a metà degli anni ’80. Questi era noto per l’accoppiamento degli oscillatori digitali a 8 bit con un filtro analogico in stile Curtis e una sezione di amplificazione analogica. Nella ricreazione di Arturia, l’SQ-80 può spaziare dalle prime sonorità digitali presenti nei sintetizzatori di quell’epoca, ad una solida gamma di pianoforti sintetizzati, pad e synth lead. Rispetto ad altri sintetizzatori dell’epoca, l’SQ-80 poteva essere programmato in maniera più avanzata e, nella sua ricreazione software, Arturia l’ha dotato di ulteriori funzionalità in merito a questo aspetto introducendo dei controlli più avanzati come quello sui tre oscillatori e sul filtro e molto altro che troverete divertente esplorare. Il software è stato inoltre dotato di un arpeggiator moderno e di una sezione di effetti a quattro slot simile a quello che troviamo nell’MS-20.

Mentre l’MS-20 e l’SQ-80 sono strumenti che ci saremmo aspettati nella V Collection, lo stesso non si può dire dei due nuovi Augmented Strings e Augmented Voice. Come suggeriscono i loro stessi nomi, questi si concentrano su suoni di archi e voci, ma sarebbe improprio pensarli come semplici campionatori. La natura “aumentata” del plugin si riferisce al mix tra sintesi e campioni che porta ad un suono che non mira al realismo (come per una qualsiasi libreria orchestrale di Kontakt) ma piuttosto ad un suono ibrido più moderno adatto alla musica elettronica o a composizioni cinematografiche.

In alto trovate la visualizzazione semplificata che vi permette di personalizzare il vostro suono agendo su diversi parametri come “Time”, “Motion”, “Reverb”, “Delay”, “Color” etc. La visualizzazione avanzata invece permette di vedere cosa sta effettivamente avvenendo sotto il cofano. In termini di flusso di lavoro, gli strumenti Augmented sono molto simili al synth Pigments. Anche se il livello generale di profondità è inferiore, questi strumenti utilizzano un motore sonoro multistrato che combina sorgenti sonore multiple tra campioni, wavetable, granular e additive. Ogni strato sonore offre due tipi di oscillatore consentendo così una vasta gamma di combinazioni; ogni strato può avere inoltre il proprio filtro tra multimodale, un modello SEM, più delle varianti comb, phaser e formant. Le pagine di modulazione e degli effetti sono come quelle di Pigments ed includono generatori di funzioni, processori di randomizzazione ed effetti a doppio strato. La principale differenza con Pigments, è che ad ogni motore di sintetizzatore viene assegnato il proprio inviluppo dell’amplificatore ADSR. Il nucleo della personalità di ogni plugin si riduce ai multisample contenuti nei motori di campionamento. Ognuno di questi offre una varietà di suoni che vanno da toni semplici a campioni realistici e materiale più creativo. Il livello di controllo varia a seconda del suono: i suoni base hanno solo parametri di altezza e volume, altri permettono di regolare microfoni e altro.

Oltre ai nuovi strumenti di cui abbiamo parlato, la V Collection 9 introduce anche degli aggiornamenti importanti ai moduli che conosciamo bene. Il CS-80 V, il Piano V, Il Prophet-5 V e il Prophet-VS V vengono aggiornati alla nuova major release con dei nuovi ed importanti aggiornamenti: il CS-80 V ad esempio ottiene una vista Avanzata notevolmente ampliata e nuovi preset, più opzioni di effetti ed un’interfaccia utente più nitida. I Prophet invece sono stati divisi in due strumenti autonomi, Prophet 5 e VS (nella versione precedente uniti in un unico strumento). Anche questi strumenti ottengono un nuovo set di preset, opzioni aggiuntive di effetti ed una maggiore profondità di controllo tramite la vista Avanzata.

A seguire il video di presentazione della collection

Qui invece il focus sulle nuove funzionalità

https://youtu.be/ZcvbHsx6KFI

Per maggiori informazioni vi invito a visitare il sito web dell’azienda.

Riguardo il prezzo, la V Collection 9 viene venduta al prezzo di 599 € (349€ se sei già un utente iscritto…almeno ad oggi) che può essere anche suddiviso da 2 a 4 rate con una fee di 5€. Per chi aggiorna dalle versioni precedenti, sono previsti degli sconti importanti La suite è naturalmente compatibile sia con Windows (a partire dalla versione 8.1) e con MacOS (a partire dalla 10.13). Tutti gli strumenti hanno la loro app standalone, il formato VST, AAX, Audio Unit, NKS.

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